Bill Pitts e Hugh Tuck
Nel 1964 Bill Pitts iniziò a occuparsi di statistica: all’epoca, Stanford non aveva ancora un corso di laurea in informatica, per questo il giovanissimo Pitts decise di dedicarsi ad un’altra attività, la statistica, in grado di offrire a tutti gli appassionati di informatica una sorta di corso di base all’interno del proprio programma. Come lui stesso ha raccontato, nei primi due anni al college la sua passione era quella di infilarsi nei laboratori dell’istituto per provare ad esplorare i tunnel che si trovavano qui e lì a Stanford. Della statistica, insomma, non gli interessava granché.
La storia nasconde un importante aneddoto, perché pochi anni dopo, nel 1966, questa passione per l’esplorazione portò Pitts a infilarsi, di nascosto, in piena notte, nello Stanford Artificial Intelligence Project, all’interno del quale trovò un sistema di calcolatore basato su un PDP-6. Il laboratorio era stato attivato da pochi mesi, grazie al lavoro svolto da John McCarthy in collaborazione con Steve Russell, che di lì a poco avrebbe creato Spacewar!, il primo videogioco della storia distribuito in tutto il mondo. Pitts capì che c’era del potenziale in quella storia e provò a infilarsi, convincendo Lester Earnest a fargli utilizzare il PDP-6 quando nessun altro lo stava utilizzando.
Negli anni Pitts vide nascere e crescere il progetto di Steve Russell restandone inevitabilmente affascinato: è così quindi, che mentre il PDP-11 veniva modificato dalla Computer Recreation Inc., azienda che Pitts andò a fondare insieme al suo compagno delle scuole superiori Hugh Tuck, si arrivò a ideare un primo prototipo di Galaxy Game. Con l’intenzione di eliminare la parola “war” dai progetti, con una spinta pacifista, Pitts e Tuck perseguirono anche uno scopo remunerativo, facendo pagare 10 centesimi a partita, oppure un quarto di dollaro per tre partite. Così nel 1971 Hugh si preoccupò di elaborare il cabinato, che venne poi posizionato in un bar del campus di Stanford.
un grande supporto per la trasformazione da prototipo a cabinato pronto a entrare in un discorso di business, lo ebbe Nolan Bushnell della Nutting Associates: visto Galaxy Game e conosciuto ovviamente Spacewar!, si informò sul lavoro fatto da Pitts e Tuck e provò ad avvicinarsi a quanto da loro realizzato per inserirlo in un contesto di vera industria. La versione entry level ebbe un costo di circa 14.000 dollari, con un computer PDP-11/20 al quale si collegava il cabinato con 30 metri di cavo. Galaxy Game era un prodotto dai costi altissimi, ma finì per l’attirare un numero molto alto di giovani videogiocatori che rimasero affascinati da quel lavoro.
Negli anni Pitts e Tuck arrivarono a sviluppare delle versioni più economiche, cercando di ottimizzare i costi il più possibile, fino al 1972, quando al Tresidder Union, il bar di Stanford, si arrivò ad una seconda versione di Galaxy Game che rimase fino al 1979 al suo posto.
CRONOLOGIA DEI MOMENTI PIU’ IMPORTANTI DELLA SUA CARRIERA
1964 – Bill Pitts si iscrive a Stanford per studiare statistica
1966 – Pitts scopre un laboratorio vicino Stanford dove lavorano John McCarthy e Steve Russell
1971 – Viene realizzato il primo prototipo di Galaxy Game
1972 – La seconda versione di Galaxy Game viene installata nel Tresidder Union
Curiosità:
- La famiglia di Tuck arrivò a investire più di 60.000 dollari nel progetto Galaxy Game
- Il primo prototipo di Galaxy Game costò poco meno di 20.000 dollari
- Il monitor utilizzato era un display a tubo catodico per la grafica vettoriale della HP dal costo di 3.000 dollari
Acting
Se Spacewar! cambiò il mondo dei videogiochi, Galaxy Game andò a contribuire alla creazione di una vera e propria industria, partendo dalla storia di un curioso informatico che non volle fermarsi nemmeno dinanzi a un cancello chiuso.